Manifesto futurista di
Lavorare col sorriso

Dammi la forza di cambiare le cose che si posso modificare, la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare e la saggezza per distinguere la differenza tra le une e le altre
— Tommaso Moro, 1587
Sei nel posto giusto se


se sei temporaneo/in prova ci tieni a capire come metterti nelle condizioni per farti assumere;


hai dignità e ci tieni a farti da solo senza utilizzare furberie o mezzucci (quali doppio-giochismo, strisciare in terra leccando piedi ai potenti, etc…).
ti metti in discussione di buon grado e ami porti delle domande sulla realtà lavorativa e non che ti circonda;




questo blog:
Per persone con scarso senso dell’ironia e che non amano il linguaggio diretto e colorito 😁😁😁
Questo Blog offre spunti di riflessione economico-umanistici su questi temi:
- come posso gestire, organizzare, controllare le mie attività in modo più efficace ed efficiente? Quali strumenti esistono a disposizione per facilitarmi?
- Come capire quali capacità sono prioritarie da sviluppare per il tuo ruolo e per il tuo futuro?
- quali tecniche e strumenti esistono per combinare le risorse limitate di cui disponi, ossia tempo (che nessuno ti restituisce una volta passato) ed energie mentali (soprattutto) per gestire le attività e i rapporti con capi e colleghi in modo costruttivo, funzionale ai tuoi obiettivi lavorativi, decisamente meglio se col sorriso indipendentemente dal tuo punto di partenza, dalla meta che ti sei prefissato, e da dove ti trovi in questo momento;
- Se sei “precario” cosa puoi fare per farti assumere?
- Come valorizzare le tue doti, capacità ed esperienze, in modo da ottenere avanzamenti di carriera e aumenti di stipendio;
- come posso capire quale lavoro in azienda è davvero adatto a me? (motivo per il quale se vuoi iniziare una riflessione ho scritto questa Guida);
- come posso applicare quotidianamente i principi in cui credo (enunciati nella Home page) ed esserne un esempio concreto senza soccombere a persone di dubbia umanità?
- come gestire meglio e in alcuni casi neutralizzare rabbia, stress, nervoso, tristezza, ansia (e relative infinite sfumature di sensazioni negative) sono alimentati o rinforzati dalla mala-gestione che faccio delle mie capacità/pensieri/emozioni?
- quanto sono attribuibili alle persone nocive con cui ho a che fare?
- come neutralizzare l’effetto di str***i/e con cui sono obbligato a rapportarmi, nella misura in cui tali negatività siano effettivamente imputabili ad altri?
- Come preservare un equilibrio corpo-mente-emozioni?
Trovare riposte a queste domande implica necessariamente che tu ci metta un po’ del tuo… quantomeno la voglia di metterti un minimo discussione… altrimenti se cerchi delle pillole che ti trasformino immediatamente in Wonderwoman o Batman….allora sei nel posto sbagliato.
Anche perché, in ogni caso, diventare Wonderwoman o Batman, presuppone che tu faccia almeno la fatica di spogliarti “dei tuoi precedenti abiti”. Non pensi?
Come ti aiuterò?
Parlandoti di cose utili per te in modo semplice, chiaro, diretto e pratico, focalizzate alle gestione delle dinamiche relazionali sperimentabili in ambito lavorativo. Distillo per te il meglio dalla letteratura teorica e dalla pratica della crescita personale e della psicologia umanistico –esistenziale e te lo rendo consultabile in queste categorie che vedi anche nella side bar a destra: consapevolezza di sè, rapporti sul posto di lavoro, crescita professionale e carriera, tempo e stress, uomini e donne al lavoro.
LA VISIONE DI LAVORARE COL SORRISO?
Le aziende sono fatte di persone, fatte di carne, ossa, emozioni, e non di robot. Queste persone, cioè tutti noi (me compresa) con la nostra unicità, lavoriamo, per il 50% del nostro tempo da sveglie, in uno spazio circoscritto, a stretto contatto.
Questa convivenza forzata, talvolta può assomigliare al Paradiso, talvolta all’Inferno: esiste il sano desiderio di darsi una mano e collaborare, anche sorridendo e scherzando, ma non è raro che esistano competizione, tirannie, gelosie, invidie, sgarbi, scorrettezze, fra colleghi e con i capi.
Tutto ciò, mescolato al Paradiso e all’Inferno personale che ognuno di noi si porta dentro per la propria vita in generale. Le aziende rischiano di assomigliare ad un cumulo di mine vaganti pronte ad esplodere, sebbene le esplosioni è raro che avvengano in quanto la necessità di salvare le forme, di apparire educati, rispettosi, equilibrati, unite alla voglia di fare carriera magari, disinnesca le micce, che restano tuttavia sopite spesso negli animi, pronti ad accoltellarsi silenziosamente ed elegantemente alla prima occasione di turno.
La vita d’ufficio, alla lunga, rischia di trasformarci in tanti FANTOZZI, succubi, ubbidienti, maldestri, spenti, ingrigiti, se lasciamo che le dinamiche degli ambienti lavorativi e quelle organizzative occupino un posto eccessivo nella nostra vita, al punto di arrivare a snaturarci. Questo perchè accade? Accade perchè la convivenza negli ambienti lavorativi è tutt’altro che facile.
Nei miei quasi 20 anni di esperienza in una grossa azienda, in cui ho avuto modo di cambiare più volte ruoli, capi e colleghi, in cui sono stata collaboratrice di capi e poi a mia volta capo, ho vissuto sulla mia pelle molta esperienza che ti metto a disposizione per offrirti spunti di riflessione sui punti citati sopra.
Le opinioni espresse su questo sito sono mie personali e non rappresentano in alcun modo la posizione ufficiale o l’opinione dell’azienda per cui lavoro.