
IL PESO DEL GIUDIZIO ALTRUI IN UFFICIO: IL RISCHIO CHE CORRI
Ciao Bentornata/o a Lavorare col Sorriso!
Sei uno/a di quei dipendenti che sul lavoro trae piacere dall’avere buoni rapporti con tutti? Ecco i rischi che corri e come puoi metterti al riparo.
Ci sono persone che tendono ad amare l’armonia con il prossimo, detestano in modo generalizzato e diffuso i conflitti, e quindi tollerano poco diverbi/discussioni/liti con capi e colleghi.
Spesso però, sottostante a questa dinamica né risiede anche un’altra: il non saper tollerare/sopportare/gestire l’idea che capi/colleghi si possano fare una opinione cattiva di te se tu non ti mostri sempre gentile, disponibile, affabile.
Ancora più a fondo di questo atteggiamento, spesso si cela una persona che ha molto bisogno di riconoscimento da parte di terze persone.
Ha cioè bisogno di sapere che capi/colleghi pensino di lui/lei: “ma che brava persona che sei”.
La solo idea che qualcuno possa pensare: che stronzo, che cattivo, che egoista etc … mette a questo tipo di persone agitazione/malessere/malumore e un enorme senso di vergogna.
Qualora tu facessi parte di questa categoria di persone, quali sono i rischi che corri in ufficio?
Che i capi se ne approfittino di te, perché hanno capito che per “comprarti” basta qualche bella parolina ogni tanto e tu di conseguenza, pur di sentirtela ridire, magari dai disponibilità infinita in termini di compiti da portare a termine e tempo messo a disposizione.
Potrebbe succedere che tu senza neanche accorgertene ti ritrovi a fare il lavoro sporco di qualche altro tuo collega, che ti chiede un favore, ma poi ti molla la stessa incombenza vita natural durante.
Potrebbe succedere che tu non riesca a difendere una posizione contrastante con un capo/collega o a portare a termine una divergenza sul modo di fare qualche lavoro.
Potrebbe succedere che se sei capo, tu non riesca ad importi con un tuo collaboratore per quieto vivere su tempi e modi per consegnare una attività finita, costringendoti a rilavorarla da solo.
Potrebbe insomma succedere che tu non riesca a tenere il punto su qualche questione lavorativa, e che il conseguente “mollare” ti si ritorca contro in termini di ulteriore carico di lavoro da smaltire.
Quali sono le conseguenze di questo atteggiamento?
Possibilità ridotte di fare carriera, se fare carriera è quello che ti interessa, semplicemente perchè chi è più egoista, scaltro, sfrontato di te, incurante del giudizio del prossimo, è matematico che ti passerà avanti.
In ogni caso, qualunque obiettivo tu abbia, avvilimento perché nel tempo avrai la sensazione di dare molto di più di quello che ti torna indietro da tutti.
Perdita dei tuoi confini: sarai magari benvoluto da tutti, ma tutti di useranno un po’ come discarica. O per affibbiarti lavori che loro non farebbero, o per rigurgitarti addosso tutti i loro problemi lavorativi.
O per essere destinatario di colpi bassi da parte di colleghi che vanno cercando colpe da distribuire per qualcosa andato storto.
Alla lunga questo atteggiamento ti causerà un accatastamento di frustrazioni giganti.
Non ultimo potresti essere la vittima preferita di Fuffa Manager, il cui profilo è descritto in questo articolo che ho linkato.
Quali sono le ragioni alla base di questo comportamento così troppo umano?
Semplificando molto per ragioni di sintesi, spesso risiedono nel tipo di modelli seguiti e nell’ educazione ricevuta.
Se ti riconosci in questa tipologia di persona cosa è bene per te fare?
1 – mettere bene a fuoco le circostanze in cui ti comporti così e se ti peserebbe in particolare essere malvisto da qualcuno o in generale da tutti;
2 – iniziare a pensare che non lavori in una ONLUS a scopo benefico ma in una azienda dove i padroni si aspettano profitti. Alla gente non gliene frega nulla che tu sia umano, buono, leale, onesto. All’azienda interessa performare e fare soldi, di fondo. E’ triste anche per me, credimi, ma è reale … inutile vivere nel mondo dei puffi.
3 – smetterla di aspettarti che capi/colleghi/collaboratori siano come te, la pensino come te, si comportino come te, nello stesso modo iper-collaborativo, rispettoso etc … ti esporrai meno ad immancabili delusioni.
4 – cominciare a dire dei NO quando qualcuno ti chiede favori, collaborazione, dati, compiti etc che si andrebbero a sommare con quanto hai già da fare mettendoti in croce.
Se senti che il giudizio altrui per te è troppo importante al punto di ritorcersi contro ai tuoi interessi e vorresti approfondire questa dinamica contattami in privato a info@lavorarecolsorriso.it.
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Grazie
Federica Crudeli
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